Il gonfiore addominale è un fastidio molto comune, caratterizzato dai seguenti sintomi:
Questi disturbi possono presentarsi da soli o associati tra di loro, con una frequenza e un’intensità che dipendono dalle caratteristiche dei singoli individui e dalla loro sensibilità ai sintomi gastrointestinali.
Spesso si tratta di una condizione cronica e caratterizzata da un progressivo peggioramento nel corso della giornata.
Il gonfiore addominale non è necessariamente associato a una vera e propria patologia. Può essere causato da disturbi funzionali, ovvero non riconducibili ad alcuna malattia riconoscibile mediante le tecniche diagnostiche attualmente disponibili.
Le cause del gonfiore addominale e del mal di stomaco spesso associato possono essere svariate, a partire da un’indigestione fino a una patologia gastrointestinale, più o meno grave.
È importante fare riferimento al Medico di Medicine Generale qualora i sintomi del gonfiore addominale non si risolvano in poco tempo o compaiano in modo ricorrente.
Tra le principali cause ricordiamo:
Vediamole ora nel dettaglio.
Aerofagia e meteorismo
La presenza di gas nello stomaco può essere causata, oltre che da una sua eccessiva produzione a livello gastrointestinale, anche dall’ingestione di aria dall’esterno: si tratta di un fenomeno del tutto fisiologico, noto con il termine di aerofagia, che può però causare disturbi nel caso in cui la quantità di aria ingerita in concomitanza con la deglutizione della saliva o dell’ingestione di cibi e bevande sia eccessiva. Prima regola per evitarlo è dedicare il giusto tempo ai pasti, mangiando lentamente, senza parlare, ed evitando situazioni di stress.
Se invece l’eccesso di gas si localizza a livello intestinale, causando una condizione definita meteorismo, la sensazione di gonfiore sarà più intensa nella parte bassa dell’addome e associata a flatulenza.
Sindrome del colon irritabile
La sindrome del colon irritabile è una condizione molto comune che può essere causata da svariati fattori. Tra gli altri sintomi, può causare anche sensazione di gonfiore e distensione dell’addome, dolore e crampi allo stomaco. In alcuni casi, può determinare un eccessivo accumulo di gas, con la conseguente sensazione di aria nella pancia.
Intolleranze alimentari
Le intolleranze alimentari possono essere dovute a un difetto o alla mancanza di un enzima deputato al metabolismo di una determinata sostanza. È quanto avviene per esempio nel caso dell’intolleranza al lattosio, uno zucchero presente in latte e derivati, come yogurt, formaggi o altri prodotti caseari.
Tra i sintomi dell’intolleranza al lattosio vi è la sensazione di gonfiore addominale, che si manifesta entro due ore dall’ingestione di questi alimenti.
Alcuni individui sviluppano invece gonfiore intestinale o allo stomaco quando assumono alimenti che contengono glutine, come cereali, pane o pasta. Si tratta infatti di uno dei possibili sintomi della celiachia, una malattia dovuta a una reazione anomala del sistema immunitario. Al gonfiore addominale si associa spesso anche la perdita di peso, dovuta al mancato assorbimento dei nutrienti da parte dell’intestino.
Il gonfiore addominale non rientra invece fra i sintomi tipici delle allergie alimentari, che si manifestano solitamente con orticaria, nausea o diarrea, gonfiore delle labbra, ecc.
Cattiva digestione e gastrite
La cattiva digestione, nota anche come dispepsia, e la gastrite, ovvero un’infiammazione della mucosa gastrica, sono tra i più comuni problemi digestivi e si caratterizzano per un ampio ventaglio di sintomi, tra cui:
Si parla di dispepsia funzionale, quando questi sintomi non sono riconducibili ad alcuna patologia diagnosticabile.
Reflusso gastroesofageo
Il gonfiore addominale è uno dei sintomi anche del reflusso gastroesofageo, la cui manifestazione caratteristica è la sensazione di bruciore nella parte superiore del torace, dovuta alla risalita dei succhi gastrici nell’esofago.
Stitichezza
La stitichezza (o stipsi) favorisce la permanenza nell’intestino di materiale, che può andare incontro a fermentazione. La conseguenza? La produzione di gas e un senso di gonfiore e pienezza eccessiva dopo i pasti.
Si parla di stitichezza quando l’evacuazione si verifica con una frequenza superiore ai tre giorni, oppure quando è quotidiana, ma ottenuta con sforzo ed emissione di materiale fecale scarso.
In caso di gonfiore addominale, è necessario rivolgersi al medico di famiglia per individuare la causa del disturbo. È infatti fondamentale comprendere se questo fastidio è dovuto a disturbi funzionali, oppure se si tratta del sintomo di un’altra patologia, di solito a carico dell’apparato digerente.
Nel caso si tratti di un disturbo funzionale, per alleviare i sintomi associati al gonfiore addominale può essere utile assumere un preparato antiacido, per esempio a base di sodio bicarbonato, calcio carbonato, idrossido di alluminio, magnesio carbonato o idrossido di magnesio, in compresse o granulato da sciogliere in bocca, che contenga anche principi attivi capaci di contrastare la formazione di gas intestinale, come per esempio il dimeticone, il simeticone o il carbone vegetale, per ottenere un rapido sollievo dalla sensazione di stomaco gonfio e dal meteorismo.
La prevenzione del gonfiore addominale passa attraverso uno stile di vita sano.
Modificare le proprie abitudini alimentari può essere il primo passo. Se soffrite di gonfiori addominali, può essere utile in particolare ridurre o evitare il consumo di alcuni alimenti, come per esempio:
Nel caso dei legumi, per non dover rinunciare al loro alto contenuto di proteine vegetali, è possibile consumarli sotto forma di passati o vellutate. Questa modalità di cottura riduce infatti il rischio di gonfiore intestinale.
Inoltre, per ambire alla tanto amata “pancia piatta” è bene:
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