Alcol e bruciore di stomaco:
disturbi e accorgimenti da prendere

L’importanza della mucosa dello stomaco

La mucosa dello stomaco svolge un ruolo fondamentale nella metabolizzazione dell’alcol. Le cellule della mucosa gastrica possiedono infatti diversi tipi di un prezioso enzima, l’alcol deidrogenasi che, nello stomaco (così come nel fegato), riesce a metabolizzare l’alcol ingerito.

In questa fase avviene il cosiddetto “primo passaggio gastrico”, in cui, grazie a questi enzimi, viene smaltita una parte dell’alcol introdotto prima che esso sia assorbito dall’intestino e trasportato al fegato.

Perché l’alcol dà bruciore di stomaco

L’assunzione di elevate quantità di alcol provoca l’irritazione della mucosa dell’esofago e dello stomaco. L’alcol ha un effetto lesivo diretto sulle cellule della mucosa e riduce i fisiologici meccanismi di difesa del rivestimento interno dello stomaco. Quando la mucosa è infiammata, produce infatti una quantità minore di muco, che svolge un ruolo di barriera e protezione delle pareti. Ed è qui che compare la spiacevole sensazione di bruciore.

L’alcol ha quindi i seguenti effetti:

• produce ipersecrezione gastrica
• rallenta la digestione, perché affatica l’apparato digerente
• riduce lo svuotamento gastrico
• produce un maggiore rilasciamento dello sfintere esofageo inferiore, con una sintomatologia compatibile con la malattia da reflusso gastroesofageo. La diagnosi di tale malattia si basa sui sintomi manifestati dai pazienti e, a volte, sull’esame del pH esofageo. Il trattamento della malattia, invece, prevede l’astensione dall’uso di sostanze scatenanti (come alcol e alimenti grassi) e l’assunzione di farmaci che riducono l’acido gastrico.
• infine, interagisce con diversi farmaci e inibisce l’assorbimento delle vitamine, determinandone una carenza.

Talvolta l’alcol può esasperare un’infiammazione causata da Helicobacter pylori, un batterio spesso presente nello stomaco e che in alcuni casi causa ulcere gastriche.

L’irritazione della mucosa, nel tempo, può essere causa di disturbi cronici. È quindi importante sapere come prevenire il bruciore di stomaco.

Come prevenire il bruciore di stomaco da alcol

Vediamo ora alcuni accorgimenti per la prevenzione di questo fastidioso disturbo. Senza ricorrere a una vera a propria terapia, spesso basta rivedere le proprie abitudini e il proprio stile di vita per ridurre notevolmente il problema. Ecco alcuni suggerimenti per prevenire il bruciore di stomaco da alcol:

• Assumere alcol solo a stomaco pieno. La prima accortezza è quella di non bere un drink alcolico a stomaco vuoto. Non vanno però assunti cibi troppo grassi, difficili da digerire o piccanti perché l’assunzione di questo tipo di alimenti può essere tra i fattori principali responsabili di un’irritazione delle mucose interne e quindi del dolore allo stomaco.
• Non fumare. Il fumo di sigaretta, infatti, irrita le pareti dell’esofago e favorisce la risalita dei succhi gastrici. Può danneggiare i meccanismi di protezione della mucosa gastrica e aumentare l’effetto lesivo dell’alcol.
• Prestare attenzione alla postura che si assume durante l’aperitivo con gli amici. Una posizione ricurva potrebbe generare una pressione sullo sfintere esofageo causando la risalita dei succhi acidi.
• Non indossare cinture o abiti troppo stretti in vita.
• Svolgere una regolare attività fisica, a distanza dai pasti, in quanto porta un beneficio a tutto l’organismo e favorisce la digestione.
• In generale, consumare alcolici, come vino, birra, superalcolici sempre con moderazione. Come abbiamo visto, una quantità eccessiva di alcol provoca un danno alla mucosa gastrica ed esofagea.
• Ridurre la frequenza di assunzione. Se l’assunzione massiccia di alcol in una singola occasione può provocare infiammazioni acute, il consumo cronico di bevande alcoliche rende la mucosa gastrica atrofica e quindi più soggetta a lesioni.
• Consumare pasti regolari, evitando abbuffate che sovraccaricano lo stomaco.
• Mangiare leggero, soprattutto la sera e preferibilmente non subito prima di coricarsi. Può essere di aiuto fare una passeggiata dopo i pasti o comunque mantenere una postura eretta, che favorisce la discesa del cibo.
• Preferire certi cibi come frutta priva di acido citrico.
• Consumare alimenti proteici magri (carne bianca, uova, pesce magro), cereali integrali non grassi e verdure. Il loro ridotto contenuto di grassi e zuccheri richiede infatti un’esigua produzione di succhi gastrici per la digestione.
• Se si è in sovrappeso, perdere qualche chilo. Un peso corporeo eccessivo fa aumentare la pressione intraddominale, favorendo la risalita del contenuto gastrico. Sono a rischio di bruciore di stomaco anche le donne in gravidanza, a causa della pressione esercitata dall’utero sullo stomaco.

Per non aggravare questo disturbo, è bene fare attenzione anche a certi alimenti acidi. Vediamone alcuni esempi.

Alimentazione

I cibi che irritano le mucose, generando fastidio allo stomaco e malessere sono:

• Caffè: questa bevanda contiene caffeina, che determina un aumento dell’acidità gastrica.
• Tè: anche la teina, contenuta nel tè, contribuisce ad aumentare l’acidità dello stomaco.
• Pomodoro: i pomodori sono tra gli alimenti che possono stimolare una maggiore produzione di acido gastrico perché contengono acidi organici. Meglio consumarli cotti e privi della buccia e dei semi.
• Agrumi (in particolare il limone): la loro natura acida può facilmente irritare la mucosa gastrica.
• Cioccolato: il cioccolato, in particolare quello fondente, contiene caffeina che, come abbiamo visto, aumenta l’acidità dello stomaco.
• Cibi grassi: formaggi stagionati, carni rosse grasse, insaccati, fritti e intingoli. Sono tutti alimenti che rallentano i processi digestivi.
• Cibi piccanti o speziati: contenenti ad esempio pepe, peperoncino, curry, noce moscata.
• Menta: questa pianta ha un effetto rilassante sulla muscolatura dello stomaco, che può favorire il reflusso gastroesofageo.
• Bevande gassate: aumentano la quantità di aria presente nella sacca gastrica e quindi la pressione all’interno dello stomaco, favorendo la risalita dei succhi gastrici.

Alimenti che aiutano a contrastare l’acidità di stomaco

Vi sono anche alcuni rimedi naturali che possono alleviare o contrastare la sensazione di bruciore e irritazione che compare dopo aver bevuto alcolici.

• Bere acqua naturale: l’assunzione di liquidi è importante. L’alcol produce infatti disidratazione, perché necessita di una maggior quantità di acqua per essere metabolizzato. Provoca infatti un blocco dell’ormone antidiuretico, quindi fa urinare di più aumentando la sensazione di sete.
• Bere un bicchiere di latte: il latte, e in generale gli alimenti basici (come pasta riso, pane, banane), contrasta l’acidità. È bene tuttavia non eccedere con la quantità di latte, soprattutto quello intero. Il latte è infatti ricco anche di grassi e proteine, che aumentano l’acidità gastrica e rallentano lo svuotamento dello stomaco.
• Zenzero: lo zenzero a piccole dosi agisce come antinfiammatorio. Allevia l’irritazione gastrointestinale e riduce la probabilità che l’acido gastrico risalga nell’esofago.
• Assumere tisane a base di piante con proprietà calmanti, come camomilla, melissa, malva e valeriana.

Effetti sull’organismo dell’eccesso di alcol

Le bevande alcoliche, se consumate in maniera smodata, possono provocare gravi conseguenze e non solo a livello gastrointestinale o a carico del fegato e del pancreas. È bene consumare alcol con moderazione, in quanto l’eccesso nuoce anche al sistema cardiocircolatorio e indebolisce le difese immunitarie. Interferisce anche con il funzionamento del cervello, inducendo cambiamenti dell’umore e del comportamento. Non va inoltre dimenticato che consumare alcol in dosi eccessive durante la gravidanza ha ricadute anche gravi sulla salute del nascituro.