L’indigestione, nota anche come dispepsia, è uno dei disturbi più comuni che colpisce l’apparato digerente.
Spesso si tratta di un fastidio occasionale, che si manifesta in genere una o due ore dopo i pasti, soprattutto se troppo abbondanti e ricchi di alimenti difficili da digerire, che sottopongono tutto l’apparato digerente a un lavoro “extra” e rendono la digestione lenta e difficoltosa.
I disturbi digestivi sono in questo caso acuti e caratterizzati da una diffusa sensazione di mal di pancia, associata ad altri tipici sintomi dell’indigestione:
A questi possono poi aggiungersi, a seconda dei casi, anche dolore addominale, crampi con eruttazione, nausea o vomito, malessere generale ed eccessiva salivazione.
Con il procedere della digestione, possono infine comparire anche disturbi a carico dell’intestino, come stitichezza, diarrea o flatulenza.
Come detto, l’indigestione normalmente si presenta in modo sporadico ma, in alcuni casi, può trasformarsi in una condizione cronica, caratterizzata da un malessere gastrico e intestinale con sintomi più lievi, ma che si ripresentano regolarmente dopo ogni pasto e che influenzano negativamente la qualità di vita, come per esempio:
L’indigestione acuta non è altro che un episodio di cattiva digestione. Le cause sono spesso banali e da ricercare principalmente in abitudini alimentari errate, come per esempio:
Il processo digestivo viene così rallentato: lo stomaco tarda a svuotarsi, le sue pareti si distendono a causa del volume del cibo ingerito e vengono prodotte maggiori quantità di succhi gastrici, che irritano la mucosa gastrica. Queste difficoltà digestive si traducono nei tipici sintomi dell’indigestione, ovvero pesantezza di stomaco, bruciore e gonfiore nella parte alta dell’addome.
Se questi disturbi tendono a presentarsi con una certa frequenza, in alcuni casi anche quotidianamente, è bene rivolgersi al proprio medico per escludere che la dispepsia sia in realtà il sintomo di una malattia sottostante, di solito a carico dell’apparato gastrointestinale, come per esempio il reflusso gastroesofageo.
Si tratta di un disturbo che determina la risalita dei succhi gastrici nell’esofago, a volte fino alla gola. Il rigurgito acido è causato da un malfunzionamento o da una scarsa “tenuta” del cardias, la valvola che separa lo stomaco dall’esofago e che ha il compito di impedire la fuoriuscita dei succhi gastrici dalla loro sede naturale. I tipici sintomi del reflusso possono ricordare quelli di un’indigestione, in quanto comprendono bruciore e acidità di stomaco, che aumentano dopo i pasti e quando ci si sdraia.
Oltre al reflusso, a causare comunemente i sintomi della dispepsia possono essere anche altre patologie, come per esempio:
Infine, il processo digestivo può essere compromesso anche in caso di:
Dal momento che i sintomi dell’indigestione possono essere causati da svariate condizioni cliniche, per scegliere tra le diverse soluzioni in grado di alleviarli è necessario in primo luogo stabilire la natura del disturbo che li causa. A questo scopo, in caso di mal di pancia prolungato è indispensabile chiedere il parere del medico, in particolare se a soffrire di difficoltà digestive sono bambini o anziani.
Se l’indigestione è causata da disturbi funzionali, ovvero non riconducibili ad alcuna patologia diagnosticabile, per alleviare il bruciore di stomaco, il senso di pesantezza e il gonfiore addominale dopo i pasti, si possono assumere preparati antiacidi, per esempio a base di carbonato di calcio o bicarbonato di sodio o idrossidi di magnesio o di alluminio, in compresse o granulato da sciogliere in bocca.
Le proprietà antiacide di questi composti consentono infatti di garantire un immediato “effetto tampone”. Può essere utile anche un principio attivo capace di contrastare la formazione di gas intestinale, come per esempio simeticone o carbone vegetale, che permette di ottenere anche un effetto benefico in caso di meteorismo.
Qualora le problematiche di cui sopra non dovessero risolversi in tempi brevi, è opportuno fare riferimento al Medico di Famiglia.
La soluzione migliore per prevenire il malessere e il disagio causati da un’indigestione consiste nel mettere in pratica alcuni semplici accorgimenti. Per esempio la prevenzione dei disturbi digestivi passa in primo luogo da una dieta varia ed equilibrata, che preveda un consumo ridotto di alimenti che possono rendere più difficile la digestione, tra cui:
Da evitare anche alcuni cibi che favoriscono la formazione di gas a livello dell’addome, come:
Accanto a un’alimentazione equilibrata, per salvaguardare il benessere dell’apparato digerente e, in generale, la salute dell’intero organismo, è bene svolgere regolarmente attività fisica (soprattutto se si deve perdere peso) evitare il fumo di sigaretta e mettere in pratica tecniche di rilassamento, per prevenire o affrontare al meglio situazioni di ansia e stress.