L’indigestione, nota anche come dispepsia, è uno dei disturbi più comuni che colpisce l’apparato digerente e si avverte con un senso di disagio nella parte superiore dell’addome.
Spesso si tratta di un fastidio occasionale, che si manifesta in genere una o due ore dopo i pasti, soprattutto se troppo abbondanti e ricchi di alimenti difficili da digerire, che sottopongono tutto l’apparato digerente a un lavoro “extra” e rendono la digestione lenta e difficoltosa.
Sebbene si tratti di una condizione molto comune, ogni persona può sperimentarla in maniera diversa e avvertire i sintomi in maniera occasionale o con una frequenza giornaliera. In quest’ultimo caso, in particolare, l’indigestione potrebbe compromettere la qualità della vita di chi ne soffre; quindi, è fondamentale rivolgersi a un medico per analizzare le cause sottostanti (per esempio, la presenza di una patologia gastrointestinale) e individuare il trattamento più opportuno per il singolo caso.
L’indigestione può manifestarsi con diversi sintomi, ma generalmente si presenta sempre con un certo dolore o disagio addominale, in quanto questa è l’area in cui risiedono gran parte degli organi dell’apparato digerente coinvolti nel processo di digestione.
Altri tipici sintomi dell’indigestione sono:
A questi possono poi aggiungersi, a seconda dei casi, anche gas, eruttazione, rigurgito e reflusso acido.
In alcuni casi, poi, possono presentarsi anche brividi, sensazione di freddo, mal di testa, sudorazione e qualche linea di febbre.
Come detto, l’indigestione normalmente si presenta in modo sporadico ma, in alcuni casi, può trasformarsi in una condizione cronica, caratterizzata da un malessere gastrico e intestinale con sintomi più lievi, ma che si ripresentano regolarmente dopo ogni pasto e che influenzano negativamente la qualità di vita, come per esempio:
In base alla causa scatenante la sintomatologia può peggiorare o migliorare quando si mangia.
Infine, per quanto riguarda la durata dell’indigestione è possibile affermare che solitamente i sintomi compaiono dopo i pasti e durano da alcuni minuti ad alcune ore. Lo stomaco, infatti, impiega dalle 3 alle 5 ore per digerire un pasto prima di trasmetterlo all’intestino e, in questo periodo di tempo, tutti gli organi coinvolti nel processo digestivo lavorano per facilitarlo.
L’indigestione acuta non è altro che un episodio di cattiva digestione. Le cause sono spesso banali e da ricercare principalmente in abitudini alimentari errate o in uno stile di vita disordinato, come per esempio:
Il processo digestivo viene così rallentato: lo stomaco tarda a svuotarsi, le sue pareti si distendono a causa del volume del cibo ingerito che preme sulle pareti, e vengono prodotte maggiori quantità di succhi gastrici, che irritano la mucosa gastrica e, in alcuni casi, anche il cardias e lo sfintere posto tra stomaco ed esofago. Queste difficoltà digestive si traducono nei tipici sintomi dell’indigestione, ovvero pesantezza di stomaco, bruciore e gonfiore nella parte alta dell’addome.
Il processo digestivo, inoltre, può essere compromesso anche in caso di:
Se questi disturbi tendono a presentarsi con una certa frequenza, in alcuni casi anche quotidianamente, è bene rivolgersi al proprio medico per escludere che la dispepsia sia in realtà il sintomo di una malattia sottostante, di solito a carico dell’apparato gastrointestinale, come per esempio il reflusso gastroesofageo. Si tratta di un disturbo che determina la risalita dei succhi gastrici nell’esofago, a volte fino alla gola. Il rigurgito acido è causato da un malfunzionamento o da una scarsa “tenuta” del cardias, la valvola che separa lo stomaco dall’esofago e che ha il compito di impedire la fuoriuscita dei succhi gastrici dalla loro sede naturale. I tipici sintomi del reflusso possono ricordare quelli di un’indigestione, in quanto comprendono bruciore e acidità di stomaco, che aumentano dopo i pasti e quando ci si sdraia.
Oltre al reflusso, a causare comunemente i sintomi della dispepsia possono essere anche altre patologie e condizioni di salute, come per esempio:
La prima cosa da fare per lenire i sintomi dell’indigestione è modificare il proprio stile di vita, evitando gli alimenti che causano indigestione, consumando pasti meno abbondanti, riducendo l’alcol e la caffeina e cercando di controllare lo stress e l’ansia. Importante è, inoltre, mantenere il proprio peso forma (quindi dimagrire se si è in sovrappeso) e dormire con la testa e le spalle leggermente sollevate rispetto al letto, per impedire la risalita dell’acido nello stomaco.
Dal momento che i sintomi dell’indigestione, però, possono essere causati da svariate condizioni cliniche, se le modifiche al proprio stile di vita non sortiscono gli effetti sperati, per scegliere tra le diverse soluzioni in grado di alleviarli è necessario, in primo luogo, stabilire la natura del disturbo che li causa. A questo scopo, soprattutto in caso di mal di pancia prolungato o altra sintomatologia severa, è indispensabile chiedere il parere del medico, in particolare se a soffrire di difficoltà digestive sono bambini o anziani.
Se l’indigestione è causata da disturbi funzionali, ovvero non riconducibili ad alcuna patologia diagnosticabile, per alleviare il bruciore di stomaco, il senso di pesantezza e il gonfiore addominale dopo i pasti, si possono assumere preparati antiacidi, per esempio a base di carbonato di calcio o bicarbonato di sodio o idrossidi di magnesio o di alluminio, in compresse o granulato da sciogliere in bocca. Le proprietà antiacide di questi composti consentono, infatti, di garantire un immediato “effetto tampone”, in quanto riescono a neutralizzare l’acido nello stomaco, evitando che questo irriti i tessuti; non andrebbero, però, assunti troppo spesso, quindi sono indicati solo per gestire gli episodi di indigestione occasionali. Può essere utile anche un principio attivo capace di contrastare la formazione di gas intestinale, come per esempio il simeticone o il carbone vegetale, che permette di ottenere anche un effetto benefico in caso di meteorismo.
Nel caso in cui i rimedi sopracitati non fossero sufficienti a lenire i sintomi, i medici potranno raccomandare l’assunzione di alcuni farmaci, tra cui:
A tutto questo si aggiungono ulteriori rimedi spesso utilizzati per la cura dell’indigestione o alleviarne i sintomi, la cui efficacia, però, varia da persona a persona. Tra questi ci sono:
Qualora le problematiche di cui sopra non dovessero risolversi in tempi brevi e con i rimedi casalinghi più comuni, è sempre opportuno fare riferimento al medico di famiglia o richiedere un consulto a uno specialista, che valuterà il singolo caso e suggerirà al paziente l’opzione terapeutica più adatta alle sue esigenze.
La soluzione migliore per prevenire il malessere e il disagio causati da un’indigestione consiste nel mettere in pratica alcuni semplici accorgimenti. Per esempio, la prevenzione dei disturbi digestivi passa in primo luogo da una dieta varia ed equilibrata, che preveda un consumo ridotto di alimenti che possono rendere più difficile la digestione, tra cui:
Da limitare anche alcuni cibi che favoriscono la formazione di gas a livello dell’addome, aumentando il rischio d’indigestione, come:
Al contrario, per favorire il processo digestivo si può aumentare il consumo di alcuni alimenti come:
Accanto a un’alimentazione equilibrata, per salvaguardare il benessere dell’apparato digerente e, in generale, la salute dell’intero organismo, è bene svolgere regolarmente attività fisica (soprattutto se si deve perdere peso) evitare il fumo di sigaretta e mettere in pratica tecniche di rilassamento, per prevenire o affrontare al meglio situazioni di ansia e stress.
Fondamentale per facilitare il processo digestivo è anche l’idratazione, che sostiene il fegato e i reni nell’eliminazione delle scorie e favorisce il senso di sazietà, evitando di mangiare eccessivamente durante i pasti. Bere acqua, inoltre, è importante se si soffre di reflusso acido e se il processo di digestione appare molto lento, ma non bisogna esagerare per evitare di gonfiare eccessivamente lo stomaco, ottenendo l’effetto contrario a quello desiderato.
Infine, per prevenire il fastidioso problema dell’indigestione è importante adottare alcuni accorgimenti durante la giornata:
Nel caso in cui si assuma abitualmente un farmaco che possa provocare l’indigestione è opportuno consultare il proprio medico per valutare la possibilità di interrompere il trattamento o sostituire il medicinale con un altro che non interferisca con il processo digestivo. In questo caso, comunque, è fondamentale valutare con lo specialista le alternative terapeutiche disponibili prima di interrompere o ridurre l’assunzione di un qualsiasi medicinale.
Normalmente, casi sporadici di indigestione non richiedono l’attenzione medica, ma se tale condizione tende a ripresentarsi in modo persistente, consultare uno specialista è fondamentale per ottenere una diagnosi corretta e individuare il trattamento più adatto al singolo caso. In particolare, è fondamentale richiedere un consulto se, insieme all’indigestione, si presentano i seguenti sintomi:
Nel corso della visita, il medico porrà al paziente domande circa i sintomi e l’anamnesi, allo scopo di ottenere una descrizione chiara della sintomatologia e comprenderne le caratteristiche; porrà, quindi, domande circa i tempi e la frequenza d’insorgenza, circa le abitudini alimentari e lo stile di vita del paziente e sui fattori che sembrano aggravare o migliorare la condizione. Successivamente, lo specialista potrà sottoporre il paziente all’esame obiettivo, che in genere non fornisce indizi specifici ma aiuta a valutare eventuali segnali d’allarme e ad avere un quadro più chiaro della condizione.
Nella maggior parte dei casi di lieve entità queste valutazioni sono sufficienti per il medico per arrivare a una diagnosi e suggerire al paziente il trattamento più opportuno per la propria condizione. Nel caso, però, in cui l’indigestione si sia presentata in maniera eccessivamente improvvisa, si siano riscontrati sintomi gravi o si abbiano più di 55 anni, il medico potrà indicare ulteriori test ed esami necessari ad avere un quadro più approfondito della situazione. In particolare, potrebbe suggerire al paziente di sottoporsi a una visita specialistica che comprenderà i seguenti esami:
Una volta ottenuto un quadro chiaro circa la condizione del paziente, il medico sarà in grado di suggerire il trattamento più indicato per il paziente.
L’indigestione, conosciuta anche con il nome di “dispepsia”, è una condizione in cui si avverte un senso di disagio o dolore nella porzione superiore dell’addome; a questo possono aggiungersi ulteriori sintomi, come il bruciore di stomaco, il senso di sazietà alterato, l’eruttazione e la flatulenza. Nella maggior parte dei casi, l’indigestione compare occasionalmente a seguito di pasti eccessivamente abbondanti o consumati frettolosamente: in questo caso, tende a risolversi spontaneamente nel giro di qualche ora e non richiede l’attenzione medica. Nel caso in cui questa, invece, si presenti periodicamente e interferisca con lo svolgimento delle normali attività quotidiane, il consulto medico è fondamentale. Questa condizione, infatti, potrebbe essere causata da patologie sottostanti (come la malattia da reflusso gastroesofageo), dallo stress o da abitudini scorrette nel proprio stile di vita. A tal proposito, è fondamentale adottare alcuni accorgimenti per lenire la sintomatologia, come non fumare, evitare gli alimenti eccessivamente grassi, piccanti e conditi, evitare le bibite gassate o eccessivamente zuccherate e dedicare al momento del pasto il tempo necessario. Se la modifica del proprio stile di vita non dovesse essere sufficiente, il medico potrà consigliare l’assunzione di alcuni medicinali o indirizzare il paziente verso ulteriori trattamenti utili a ripristinare il proprio benessere. Infine, un ruolo importante è svolto dalla prevenzione, che passa per l’adozione di una dieta varia ed equilibrata, la pratica regolare di esercizio fisico, una corretta idratazione e l’adozione di abitudini sane per il proprio organismo.
Cliccando sul link dello store online si abbandonerà il sito di Digestivo Antonetto, contenente materiale promozionale autorizzato ai sensi della vigente normativa in materia di pubblicità sanitaria. Il sito di destinazione non è di proprietà di Chiesi Italia. Di conseguenza, Chiesi Italia non si assumerà alcuna responsabilità con riferimento alla landing page dello store online scelto.
Cliccando sul link dello store online si abbandonerà il sito di Digestivo Antonetto, contenente materiale promozionale autorizzato ai sensi della vigente normativa in materia di pubblicità sanitaria. Il sito di destinazione non è di proprietà di Chiesi Italia. Di conseguenza, Chiesi Italia non si assumerà alcuna responsabilità con riferimento alla landing page dello store online scelto.
Cliccando sul link dello store online si abbandonerà il sito di Digestivo Antonetto, contenente materiale promozionale autorizzato ai sensi della vigente normativa in materia di pubblicità sanitaria. Il sito di destinazione non è di proprietà di Chiesi Italia. Di conseguenza, Chiesi Italia non si assumerà alcuna responsabilità con riferimento alla landing page dello store online scelto.
Cliccando sul link dello store online si abbandonerà il sito di Digestivo Antonetto, contenente materiale promozionale autorizzato ai sensi della vigente normativa in materia di pubblicità sanitaria. Il sito di destinazione non è di proprietà di Chiesi Italia. Di conseguenza, Chiesi Italia non si assumerà alcuna responsabilità con riferimento alla landing page dello store online scelto.
Cliccando sul link dello store online si abbandonerà il sito di Digestivo Antonetto, contenente materiale promozionale autorizzato ai sensi della vigente normativa in materia di pubblicità sanitaria. Il sito di destinazione non è di proprietà di Chiesi Italia. Di conseguenza, Chiesi Italia non si assumerà alcuna responsabilità con riferimento alla landing page dello store online scelto.