Accumulo di gas nell’intestino: fastidi e possibili cause
La presenza di gas in eccesso a livello intestinale è uno dei problemi più comuni che coinvolgono l’apparato digerente. Durante i processi di digestione viene prodotta in maniera fisiologica una certa quantità di gas, come conseguenza della deglutizione di aria (per esempio, quando si mangia in fretta) e delle fermentazioni da parte della flora batterica intestinale dei residui di cibo non digerito che avvengono a livello del colon. Questo gas viene poi eliminato attraverso la bocca o attraverso il retto.
Se però si formano quantità di gas in eccesso, questo fa sì che si accumuli aria nello stomaco e a livello intestinale e ciò porta a una condizione definita meteorismo.
Le cause di questo accumulo di gas possono essere legate a diversi fattori, principalmente a una dieta sbilanciata, ma anche a patologie del tratto gastrointestinale (per esempio la sindrome del colon irritabile) o a condizioni che determinano un’alterazione della normale composizione della flora intestinale (disbiosi); un accumulo di gas si può infine avere anche in situazioni fisiologiche come la gravidanza.
Generalmente, l’accumulo di gas nell’intestino provoca una sensazione di gonfiore addominale e di disagio che è fastidiosa, ma non grave. I sintomi clinici più comuni che si hanno in caso di meteorismo intestinale sono:
- un’eccessiva eliminazione del gas attraverso la bocca (eruttazione) e attraverso il retto (flatulenza)
- l’aumento visibile della circonferenza addominale (distensione addominale)
- una sensazione di gonfiore addominale
- dolore addominale
- crampi
Se, oltre a queste manifestazioni cliniche, compaiono anche feci di consistenza variabile e con presenza di sangue, episodi di stipsi (stitichezza) o diarrea gravi o si è in presenza di nausea o vomito, è necessario consultare un medico, perché tutti questi disturbi possono essere anche manifestazioni di alcune malattie. In questi casi il medico curante può ritenere opportuno prescrivere degli accertamenti come:
- gli esami del sangue per valutare le condizioni generali dell’organismo
- le radiografie dell’addome, che permettono di evidenziare la presenza di gas
- le radiografie dell’addome dopo pasto baritato: dopo aver fatto ingerire al paziente una soluzione a base di bario, una sostanza che riveste gli organi e li rende visibili alla radiografia, vengono fatte delle radiografie che permettono di evidenziare eventuali anomalie a carico della parte superiore del tratto digerente, in particolare esofago, stomaco e duodeno,
- la colonscopia, una tecnica endoscopica che consiste nell’introduzione per via rettale di una sonda munita di una piccola telecamera, che permette al medico di evidenziare eventuali lesioni della mucosa del colon; è possibile, inoltre, raccogliere piccoli campioni di tessuto (biopsie) che vengono poi analizzate.
Questi approfondimenti permettono al medico di arrivare a una diagnosi e, di conseguenza, di instaurare la terapia più corretta.
Quali alimenti favoriscono l’accumulo di gas nell’intestino
La formazione di gas in eccesso nell’intestino può essere favorita da diversi tipi di alimenti che contengono carboidrati (zuccheri) e in particolare:
- i legumi (fagioli, piselli, lenticchie, ceci) e alcuni ortaggi come i cavoli, e i broccoli: contengono il raffinosio, uno zucchero complesso che non riesce a essere assorbito, in quanto l’organismo umano non produce enzimi specifici capaci di scinderlo. Questo zucchero viene quindi metabolizzato dai batteri del microbiota intestinale, con conseguente produzione di gas
- i carciofi e la lattuga a foglia larga: hanno un’elevata percentuale di fibre insolubili che vanno facilmente incontro a fermentazione a livello intestinale
- le cipolle: contengono fruttani, carboidrati a corta catena che in alcuni casi possono essere alla base del gonfiore e dei problemi digestivi
- la frutta secca (mandorle, noccioline, noci)
- il latte e i latticini: contengono il lattosio. La carenza della lattasi, l’enzima necessario alla digestione di questo zucchero, è alla base di una delle principali intolleranze alimentari
- le pere, le pesche, le prugne: tipi di frutta che contengono elevate quantità di fruttosio
- le bibite e altri prodotti che contengono dolcificanti
- gli alimenti ricchi di zuccheri come i dolci e i succhi di frutta
- le patate, il grano, il mais, il cui elevato contenuto di amido può favorire la produzione di gas
- i funghi
- le bevande gassate
- il caffè
Meteorismo: consigli pratici per evitarlo
Il trattamento e la prevenzione degli episodi di meteorismo avvengono innanzitutto a tavola; infatti, le strategie principali da metter in atto in caso di accumulo di gas nell’intestino si basano essenzialmente su:
- cambiamenti delle abitudini alimentari: che consistono nel ridurre o nell’eliminare dalla dieta tutte quei cibi che possono favorire la produzione di gas o verso i quali si sospetta di essere intolleranti (per esempio, glutine e lattosio), evitare i cibi grassi, usare metodi di cottura leggeri (per esempio, al vapore o alla griglia), preferire pasti piccoli e frequenti a pochi pasti abbondanti. Se si eliminano del tutto alcuni tipi di alimenti, bisogna stare attenti a non incorrere in carenze nutrizionali
- riduzione dell’aria ingerita: a questo scopo è necessario evitare tutte le abitudini che favoriscono l’aerofagia, come consumare il pasto in fretta, evitare di parlare mentre si mangia, ridurre la masticazione di gomme o caramelle, evitare di fumare, di sorseggiare bevande calde e di bere con la cannuccia
- una regolare attività fisica
Per ridurre la formazione e l’accumulo di gas all’interno del tratto gastrointestinale può anche esser utile fare uso, su indicazione del medico, di farmaci, dispositivi medici o integratori specifici per ridurre la produzione di gas e assorbirne la parte in eccesso.
Può inoltre essere utile tenere un diario alimentare per riuscire a capire quali alimenti possano aver causato la produzione di gas.
Se il medico sospetta che alla base del meteorismo ci possano essere delle condizioni patologiche, come malattie infiammatorie croniche dell’intestino, intolleranze alimentari o un’ostruzione intestinale, valuterà le indagini diagnostiche da effettuare e il trattamento più opportuno da seguire in base a vari parametri, in particolare l’età, lo stato di salute, la storia clinica del paziente e la gravità della condizione.
Quali alimenti mangiare se si soffre di meteorismo
Se molti alimenti contengono nutrienti che favoriscono la produzione di gas, ve ne sono altri che invece lo riducono o che, se assunti, hanno meno probabilità di formarlo e sono quindi da preferire per ridurre il problema della pancia gonfia. Tra questi ci sono:
- la carne, il pesce, le uova: le proteine animali non vengono fermentate dai batteri del microbiota intestinale
- i formaggi stagionati
- la frutta a basso contenuto di zuccheri, come i mirtilli, le more, l’uva, le fragole, le pesche, le angurie, le mele. Queste ultime contengono sostanze in grado di tenere sotto controllo le fermentazioni intestinali. È preferibile, inoltre, mangiare la frutta non del tutto matura perché ha un minor contenuto di zuccheri
- le banane, in particolare se poco mature: il loro contenuto di amido resistente (amido che non viene digerito) e pochi zuccheri fermentescibili riduce il contenuto di gas intestinale
- le verdure che contengono pochi carboidrati come i fagiolini, le carote, i pomodori, la lattuga, le zucchine, i peperoni
- gli spinaci
- alcuni cereali come riso, mais, grano saraceno, quinoa sono da preferire rispetto ad altro come avena, farro, segale
- gli alimenti fermentati come il kimchi, il kombutcha, il kefir, lo yogurt, i crauti. In questi alimenti i processi di fermentazione hanno già avuto luogo e pertanto non devono avvenire nell’intestino, riducendo il rischio di fermentazioni anomale. Inoltre, i fermentati sono ricchi di probiotici che favoriscono la regolare funzionalità del tratto gastrointestinale
- gli asparagi, che contengono sostanze ad azione prebiotica come l’inulina che alimenta i batteri intestinali e previene la formazione di gas
- i kiwi, che riducono il senso di gonfiore e l’accumulo di gas perché favoriscono la motilità intestinale
- lo zenzero, che aumenta la velocità di svuotamento gastrico e contiene enzimi che aiutano e facilitano la digestione delle proteine
- i cereali germogliati: questa fase della loro evoluzione ne aumenta la digeribilità e riduce la loro capacità di generare gas
- la papaya che, grazie all’enzima papaina, favorisce i processi digestivi; inoltre, essendo molto ricca di fibra e acqua, stimola la motilità intestinale
- le tisane carminative a base di finocchio, anice, cumino, angelica, menta, melissa, camomilla o il carbone vegetale: sono rimedi naturali che hanno proprietà tali da favorire i processi digestivi e ridurre la produzione di gas
- l’olio di menta, che serve a rilassare la muscolatura intestinale e a prevenirne gli spasmi
Bere acqua naturale anziché gassata e fare uso di fermenti lattici nel caso in cui la produzione di gas in eccesso sia dovuta a fenomeni di alterazioni della flora batterica sono altri due accorgimenti che si possono rivelare utili in caso di eccessiva presenza di gas nell’intestino.