Con “dieta antinfiammatoria” non si intende un regime alimentare specifico, quanto piuttosto uno stile di alimentazione il cui obiettivo è quello di contrastare i processi infiammatori e lo stress ossidativo che caratterizzano numerosi disturbi di natura cronico-degenerativa, dipendenti dallo stile di vita.
Ma cos’è lo stress ossidativo e perché il corpo si infiamma? Nel nostro organismo esiste un perfetto equilibrio tra la produzione e l’eliminazione dei cosiddetti radicali liberi (atomi o molecole altamente reattivi in grado di innescare un meccanismo a catena di ossidazione), che si sviluppano a partire da:
La rottura di tale equilibrio è indicata come stress ossidativo, il quale, oltre a provocare l’insorgenza di danno cellulare, con possibile sviluppo di numerose malattie, promuove anche i meccanismi d’infiammazione.
L’infiammazione è una reazione di difesa tipica dell’immunità innata, che si innesca in presenza di agenti patogeni, riconosciuti come estranei dall’organismo, o di danno tissutale di varia natura (chimica, fisica o biologica). In condizioni normali, l’infiammazione è una risposta tempestiva e immediata (fase acuta) e serve a eliminare l’agente nocivo e a riparare i componenti danneggiati dei tessuti, fino a ripristinare l’equilibrio, o perlomeno a limitare il più possibile il danno, promuovendo la guarigione.
Tuttavia, quando il sistema immunitario innato diventa iperattivo, in conseguenza di uno stile di vita non salutare e a un regime alimentare non corretto, si genera un’infiammazione cronica che può danneggiare organi quali cuore, fegato, intestino e cervello e predisporre a numerose condizioni, tra cui:
Le cause principali dell’infiammazione cronica sono da ricondurre a stili di vita e alimentazione non corretti, tipici del mondo occidentale. In particolare:
Alimentazione e funzioni del sistema immunitario sono strettamente legate: ecco perché il cibo che mangiamo – e anche quello che non mangiamo – può contribuire ad alleviare, e persino a prevenire, l’infiammazione.
Esistono alimenti che favoriscono l’infiammazione (pro-infiammatori), con un basso valore nutrizionale e un alto potere infiammatorio, e alimenti che invece contrastano l’infiammazione (antinfiammatori).
I primi sono generalmente cibi ad alta densità calorica ed elevato indice glicemico e comprendono:
Questi sono gli alimenti che dovrebbero essere eliminati o ridotti al minimo.
Tra gli alimenti, invece, da privilegiare perché combattono l’infiammazione rientrano ad esempio:
È inoltre consigliata l’assunzione di:
La dieta antinfiammatoria si propone quindi di promuovere un’alimentazione sana ed equilibrata, seguendo pasti regolari e scegliendo con cura gli alimenti da consumare, la loro qualità, quantità e varietà, e che inoltre:
Il tutto dovrebbe essere accompagnato da alcune semplici regole da seguire.
In più, è consigliabile:
Come anticipato all’inizio dell’articolo, la dieta antinfiammatoria non è un regime alimentare specifico, ma piuttosto uno stile di alimentazione sano ed equilibrato. Non esiste una dieta antinfiammatoria che possa andare bene per tutti, ma la dieta mediterranea e la dieta DASH possono essere utili in tal senso, in quanto permettono di ridurre non solo l’infiammazione, ma anche il peso corporeo, la pressione arteriosa e i livelli di zuccheri nel sangue, grazie a una riduzione delle calorie.
La dieta mediterranea, così chiamata perché basata sulle abitudini alimentari dei paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo, è una dieta equilibrata e varia, con prevalenza di alimenti vegetali e integrali, fonte di fibra e poco calorici. I capisaldi della dieta mediterranea possono essere riassunti come segue:
La dieta mediterranea si caratterizza inoltre per il tipo di preparazione e le modalità di cottura (al forno, al vapore, in tegame).
La dieta DASH – acronimo di Dietary Approaches to Stop Hypertension – è un regime alimentare studiato appositamente per prevenire, o migliorare, l’ipertensione arteriosa. Come la dieta mediterranea, anche la dieta DASH privilegia il consumo di frutta, verdura, carboidrati da cereali integrali, derivati del latte a basso contenuto di grassi, pesce, carne bianca e oli vegetali e prevede una forte riduzione, se non addirittura l’eliminazione, di carne rossa, grassi di origine animale, zucchero e alcol.
Seguire una dieta antinfiammatoria può essere un utile strumento di prevenzione e cura per molti disturbi cronico-degenerativi e non può che avere effetti positivi sull’organismo. Tra questi:
In ogni caso, come per tutte le diete, si consiglia di consultare il proprio medico curante o uno specialista prima di iniziare. Il passaggio a uno stile alimentare di questo tipo deve essere graduale e, preferibilmente, a lungo termine per poter “vedere” i risultati. I cambiamenti drastici possono essere meno efficaci e i loro effetti esaurirsi, in genere, nel breve periodo.